Nuove costruzioni

Progettazione antisismica per una casa sempre sicura

L’Italia, per la sua conformazione geologica, è un territorio a elevata sismicità, caratterizzato da numerose faglie attive. Non a caso, negli ultimi anni abbiamo assistito a diversi terremoti con anche conseguenze tragiche. Per evitare che ciò si ripeta, la progettazione antisismica, che si basa su criteri ingegneristici avanzati, assume un ruolo fondamentale: si pone l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità degli edifici, a garantire la sicurezza strutturale, limitando i danni agli edifici in caso di eventi catastrofici e proteggendo vite umane e garantendo la sicurezza strutturale.

L’evoluzione delle tecnologie costruttive e l’emanazione di normative hanno permesso di sviluppare strategie sempre più efficaci per ridurre il rischio sismico. Nelle prossime righe esploreremo i principi della progettazione antisismica, le normative vigenti e le tecnologie impiegate per migliorare la sicurezza degli edifici di nuova generazione.

Come viene analizzato il rischio sismico?

L’analisi del rischio sismico si basa su un approccio probabilistico: non è possibile prevedere con certezza la localizzazione e l’intensità del prossimo terremoto, ma si può stimare la probabilità che avvenga in un dato intervallo temporale.

Classificazione sismica del territorio italiano

La classificazione sismica suddivide il territorio italiano in quattro zone:

  • Zona 1: massima pericolosità, con elevata probabilità di terremoti forti e distruttivi.
  • Zona 2: probabilità significativa di terremoti intensi.
  • Zona 3: rischio sismico moderato, dove i terremoti sono meno frequenti e di intensità ridotta.
  • Zona 4: rischio minimo, con scosse sismiche rare e di bassa intensità.

Le aree appena citate sono state introdotte con l’Ordinanza PCM 3274/2003, la quale ha eliminato le zone precedentemente considerate “non classificate”, in modo da garantire una progettazione adeguata su tutto il territorio nazionale.

Le normative e i regolamenti per la progettazione antisismica

Le normative antisismiche hanno subito un’evoluzione significativa negli ultimi decenni, allineandosi agli standard internazionali. Tra i principali riferimenti troviamo:

  • NTC 2008 e NTC 2018: Le Norme Tecniche per le Costruzioni stabiliscono i criteri per la progettazione in zona sismica, introducendo un approccio basato sugli stati limite e sulla prestazione sismica delle strutture.
  • Ordinanza PCM 3274/2003: la già citata normativa (vedi paragrafo sulla classificazione sismica del territorio italiano) ha riclassificato il territorio nazionale in zone sismiche, fornendo le linee guida per la progettazione.
  • Decreto 17 gennaio 2018: aggiornamento delle norme tecniche, che ha eliminato la metodologia delle tensioni ammissibili in favore del metodo agli stati limite.

Le Regioni, a loro volta, hanno adottato normative specifiche per la gestione del rischio sismico, comprese verifiche e procedure di controllo sulle costruzioni. Tutto ciò garantisce un’applicazione più capillare della normativa in base alle peculiarità geologiche locali.

Gli obblighi normativi per le nuove costruzioni

Le normative antisismiche per le nuove costruzioni impongono standard elevati affinché gli edifici possano resistere agli eventi sismici senza compromettere la sicurezza delle persone e la funzionalità della struttura. La progettazione deve tenere conto di molteplici fattori, a partire dalla configurazione architettonica e strutturale fino alla scelta dei materiali.

La scelta dei materiali di costruzione

Le nuove costruzioni utilizzano materiali con elevate capacità di resistenza e duttilità, come il cemento armato arricchito con armature speciali o l’acciaio strutturale. Tali elementi permettono alle strutture di deformarsi in modo controllato, dissipando l’energia sismica senza subire cedimenti improvvisi. Anche l’impiego di compositi fibrorinforzati rappresenta una soluzione avanzata per incrementare la resistenza alle sollecitazioni.

Oltre ai materiali, la configurazione strutturale gioca un ruolo determinante nella risposta dell’edificio ai terremoti. È essenziale che la distribuzione delle masse e delle rigidezze sia il più regolare possibile, sia in pianta che in elevazione. Gli edifici con geometrie squilibrate o con variazioni brusche nelle dimensioni possono essere soggetti a fenomeni torsionali che ne compromettono la stabilità. Per questo motivo, la normativa impone criteri di progettazione che minimizzano le irregolarità e garantiscono una risposta sismica più prevedibile e sicura.

L’adozione dei sistemi di isolamento

Un’altra importante misura nella progettazione antisismica è l’adozione di sistemi di isolamento e di dissipazione energetica. Gli isolatori sismici, posizionati tra la fondazione e la struttura, riducono significativamente l’accelerazione trasmessa all’edificio durante un sisma, mentre i dissipatori di energia assorbono le vibrazioni, limitando gli spostamenti e le deformazioni strutturali.

Le fondazioni devono essere progettate in base alla risposta del suolo alle sollecitazioni sismiche. In zone a rischio liquefazione, dove il terreno può perdere resistenza a seguito delle vibrazioni del terremoto, si utilizzano tecniche di consolidamento del suolo o fondamente profonde che assicurano una maggiore stabilità. Inoltre, un’analisi dettagliata della risposta sismica locale consente di progettare l’edificio in modo da ridurre le amplificazioni delle onde sismiche.

L’importanza delle verifiche strutturali periodiche

Per garantire la conformità agli standard di sicurezza, le nuove costruzioni devono essere sottoposte a verifiche strutturali e prove dinamiche prima della loro ultimazione. Il DM 17 gennaio 2018 stabilisce precise linee guida per il collaudo statico e dinamico degli edifici, prevedendo test di carico e simulazioni sismiche.

In alcuni casi, vengono installati sensori di monitoraggio strutturale che permettono di rilevare in tempo reale eventuali anomalie nella risposta dell’edificio alle sollecitazioni, migliorando la prevenzione e la gestione del rischio sismico.

Le nuove costruzioni offerte da Studio Ungheria, come Living Staderini 93 e Le Terrazze della Camilluccia, rispettano al 100% tutti i parametri previsti dalle normative antisismiche. Gli appartamenti proposti non sono semplicemente sicuri, ma anche all’avanguardia dal punto di vista dell’efficientamento energetico e dei comfort offerti. Scopri tutte le loro caratteristiche e contattaci allo 06.3222323 per fissare un appuntamento direttamente in cantiere!

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