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Decreto Salva-Casa: cosa si può regolarizzare?

Il Decreto Salva-Casa è stato ufficialmente introdotto lo scorso 30 maggio. Si tratta di una misura normativa adottata dal governo italiano per affrontare il problema delle varie irregolarità edilizie presenti nel territorio nazionale.

La nuova legge mira a regolarizzare le costruzioni che presentano alcuni piccoli abusi, offrendo ai proprietari l’opportunità di sanare le proprie situazioni immobiliari. La sua introduzione ha generato ampi dibattiti e discussioni sia in ambito politico che sociale.

Nelle prossime righe entreremo nei dettagli delle varie disposizioni della normativa, delle tipologie di abusi sanabili e valuteremo anche l’impatto complessivo sul settore immobiliare.

Quali abusi sono sanabili con il Decreto Salva-Casa?

Il Decreto Salva-Casa permette la sanatoria di alcuni tipi di irregolarità edilizie, in particolar modo quelle di lieve entità. Andiamo ad osservare i cambiamenti disposti dalla nuova normativa.

Addio alla doppia conformità

La doppia conformità prevedeva che un abuso edilizio per essere sanabile doveva adeguarsi alle normative in vigore all’epoca della costruzione e a quelle attualmente in corso. Con il Decreto Salva-Casa questa prassi viene modificata: il proprietario potrà ottenere la regolarizzazione del proprio immobile semplicemente adeguandolo alla disciplina urbanistica vigente al momento della realizzazione.

La nuova concezione non viene applicata su tutti i generi di abusi, ma solo sulle piccole difformità realizzate entro il 24 maggio 2024.

Errori in fase di costruzione

La vecchia normativa prevedeva un limite per le difformità nelle superfici delle unità immobiliari pari al 2% della cubatura assentita.

Il nuovo decreto aumenta la percentuale al 4% per gli immobili compresi tra 100 e 300 metri quadrati, del 3% per i 300 e i 500 metri, mentre resta al 2% per quelli superiore a 500 metri quadrati.

Liberalizzazione per le pompe di calore, vetrate e barriere

Il decreto Salva-Casa amplia la nozione di manutenzione ordinaria liberalizzando completamente la realizzazione di alcuni interventi effettuabili senza alcun titolo abilitativo. Tra queste rientrano le pompe di calore entro i 12 kw, la rimozione delle barriere architettoniche (come i gradini) e l’installazione delle cosiddette Vepa (Vetrate panoramiche completamente trasparenti) su logge e balconi, ma anche a protezione dei porticati.

La norma precisa che tutti questi interventi non costituiscono un aumento di volume, in quanto sono finalizzati al contenimento dei consumi energetici.

vepa verande decreto salva casa

Le ultime novità sul Decreto Salva-Casa: i nuovi emendamenti

Pochi giorni fa nuovi emendamenti hanno in parte rivisitato alcuni temi, in particolar modo per quanto riguarda le tolleranze costruttive. È stata introdotta una percentuale di tolleranza del 6% in merito alle case con dimensioni entro i 60 metri quadri, che salgano addirittura al 10% se l’immobile è stato costruito prima del 1985.

Quest’ultima fattispecie, più che una semplice sanatoria, può essere definita un vero e proprio condono edilizio.

Come si potranno ottenere i benefici del decreto?

Per ottenere i benefici previsti dal Decreto Salva-Casa, i proprietari dovranno presentare una domanda dettagliata. In primo luogo, sarà necessario fornire tutta la documentazione tecnica dell’immobile comprendente planimetrie, certificazioni di stabilità e sicurezza e altre informazioni rilevanti. Ovviamente, il documento dovrà essere redatto da un professionista qualificato come ad esempio un ingegnere o un architetto.

Altro elemento utile per richiedere la sanatoria è la prova di conformità, ovvero la dimostrazione che le modifiche effettuate rientrano nei limiti stabiliti dal decreto e non compromettono la sicurezza strutturale dell’edificio.

Infine, il richiedente avrà l’obbligo di versare le spese amministrative necessarie all’avvio della procedura di sanatoria. Il loro ammontare varia a seconda della tipologia di abuso e dalle dimensioni dell’immobile.

Quale sarà l’impatto sul mercato immobiliare?

Il Decreto Salva-Casa ha un impatto significativo sul mercato immobiliare italiano, con effetti sia positivi che negativi.

La nuova normativa offre un’opportunità per regolarizzare immobili difficilmente vendibili o affittabili, agevolando la trasparenza e la sicurezza delle transazioni immobiliari. Al tempo stesso, gli immobili regolarizzati possono vedere un aumento del loro valore di mercato, diventando più appetibili per potenziali acquirenti o inquilini.

In sostanza, il decreto potrebbe rilevarsi un’opportunità per rilanciare il mercato immobiliare, facilitando la vendita e l’affitto di immobili che presentano alcune irregolarità, grazie appunto alla semplificazione delle procedure burocratiche necessarie alla rispettiva sanatoria.