Direttiva Case Green: come funziona e quando diventerà legge?
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La recente normativa europea “Case Green” ha stabilito “nero su bianco” il percorso che i vari paesi membri dovranno seguire per azzerare le emissioni dei propri patrimoni immobiliari. Quali sono gli interventi necessari per trasformare i vecchi edifici in abitazioni ecosostenibili? Tra questi uno dei più importanti è indubbiamente la coibentazione termica.
Di cosa si tratta? Nelle prossime righe osserveremo da vicino in che cosa consiste, soffermandoci in particolar modo sui vantaggi che comporta in termini di efficientamento energetico. Ad esempio, sapevi che la coibentazione è una delle principali opere per migliorare la classe energetica della propria abitazione?
Per comprendere il significato di coibentazione termica possiamo partire dall’etimologia della parola stessa. Il termine deriva dal latino cohibens che significa letteralmente “colui che trattiene”. Non a caso un sistema di coibentazione è finalizzato ad isolare termicamente uno spazio.
Tutto ciò è possibile grazie all’utilizzo di appositi materiali che si fanno notare per tre caratteristiche in particolare:
Inoltre, è importante specificare che i materiali utilizzati per la coibentazione termica devono essere ignifughi per evitare la propagazione delle fiamme in caso di incendio. Allo stesso tempo la loro composizione deve essere priva di particelle tossiche che potrebbero diffondersi nell’ambiente risultando pericolose per la salute di chi vi abita.
Per coibentare una casa possono essere applicati diverse varietà di materiali. Quali sono i più comuni?
Tra i più gettonati troviamo quelli di origine vegetale, ovvero il legno, la canapa, il sughero ed il lino. Questi spiccano per la lora capacità di trattenere il calore e sono per eccellenza quelli maggiormente ecosostenibili. Tuttavia, sono quelli più costosi e difficili da reperire sul mercato.
Un’alternativa ai materiali vegetali sono quelli di origine minerale. In questa categoria rientrano la lana di vetro, la lana di roccia e l’argilla, tutti elementi che si contraddistinguono per la loro resistenza e durevolezza.
Infine, la coibentazione termica di un’abitazione può essere ottenuta anche attraverso materiali sintetici, come il polistirene espanso sinterizzato (EPS), il poliuterano espanso e la fibra di poliestere. Quest’ultimi rappresentano indubbiamente le versioni più economiche per raggiungere l’obiettivo dell’isolamento termico. Inoltre, nonostante la loro origine chimica, sono testati e certificati per garantire la loro completa atossicità.
Le modalità di coibentazione termica sono sostanzialmente due: una interna definita “insufflaggio” ed una esterna, chiamata più comunemente “cappotto termico”.
La coibentazione interna può essere applicata con facilità a tutti quegli edifici che presentano delle intercapedini. In questi spazi presenti tra una parete e l’atra viene “insufflato” del materiale isolante attraverso dei fori. Al contrario il cappotto termico consiste in pannelli isolanti che vengono applicati alle pareti esterne ed intonacati dopo l’installazione. I materiali adoperati sono tanto durevoli quanto resistenti e per questo limitano al minimo la manutenzione in qualunque contesto abitativo.
Le aree della casa su cui bisognerebbe apportare i principali interventi di coibentazione termica sono il tetto ed il solaio. Il primo rappresenta il luogo in cui la dispersione di calore è maggiore, mentre il secondo è l’area in cui si concentra maggiormente l’umidità lasciando spazio alla proliferazione delle fastidiose muffe.
Non tutti lo sanno, ma è importante sottolineare che anche le applicazioni dei pannelli fotovoltaici sul tetto aiutano a schermare l’abitazione dalle infiltrazioni di freddo e caldo.
Dopo questo excursus sulle caratteristiche della coibentazione termica e dei materiali più in voga, osserviamo meglio tutti i vantaggi generati dall’intervento strutturale.
L’isolamento termico, in primo luogo, permette di limitare sensibilmente le dispersioni di calore e le infiltrazioni d’aria. Tutto ciò si traduce in un maggiore comfort termico con una temperatura gradevole in inverno nonostante le condizioni meteo avverse ed un’ambiente fresco d’estate anche in presenza della consueta afa del periodo e, di conseguenza, in un notevole risparmio derivante dalla riduzione dell’uso di fonti di riscaldamento e/o raffrescamento.
Un altro vantaggio indotto dai sistemi di coibentazione è la riduzione dell’umidità. Uno spazio domestico meno umido può vantare un’aria più respirabile e riduce al minimo il rischio di formazione di muffe e funghi nocivi per la nostra salute.
Coibentare una casa significa anche isolarla dal punto di vista acustico. Gran parte dei pannelli utilizzato sono anche fonoassorbenti e permetteranno di trasformare le tue stanze in piccole oasi di tranquillità.
Ultimo, ma non meno importante aspetto, è quello relativo all’efficienza energetica. Una casa coibentata consente di ridurre notevolmente i costi in bolletta: si parla di un risparmio notevole rispetto ad un appartamento non isolato!
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