Arredo

Aria condizionata in casa: tutto quello che c’è da sapere

In questo lungo agosto caratterizzato da temperature proibitive indubbiamente l’aria condizionata a casa ci ha permesso di resistere alla fastidiosa afa. Con il cambiamento climatico e le temperature in costante crescita, il condizionatore si sta rapidamente trasformando in un “elemento d’arredo” imprescindibile.

Nelle prossime righe cercheremo di analizzare nel dettaglio tutte le caratteristiche dei sistemi di aria condizionata per la nostra casa, soffermandoci sul loro funzionamento e sui loro relativi consumi. Infine, cercheremo anche di sfatare alcuni falsi miti legati al loro utilizzo.

Come funziona l’aria condizionata a casa?

Il funzionamento dell’aria condizionata a casa si basa su un ciclo termodinamico chiamato ciclo di refrigerazione a compressione. Per capire meglio le varie fasi che lo caratterizzano è necessario prima osservare i componenti principali di un condizionatore.

Compressore

Il compressore è il cuore del sistema di condizionamento. La sua funzione principale è quella di comprimere il refrigerante, un fluido che circola all’interno del sistema, trasformandolo da gas a bassa pressione in gas ad alta pressione. È generalmente situato nell’unità esterna del condizionatore

Condensatore

Dopo la compressione, il refrigerante caldo e ad alta pressione entra nel condensatore. Questo componente è costituito da una serie di bobine che consentono al refrigerante di dissipare calore nell’ambiente esterno. Anch’esso è situato nell’unità esterna.

Evaporatore

Dopo essere stato raffreddato e liquefatto nel condensatore, il refrigerante si muove verso l’evaporatore, che si trova all’interno dell’abitazione. Qui, il refrigerante liquido attraversa una valvola di espansione o un tubo capillare, che riduce la pressione del liquido, permettendogli di evaporare. Durante l’evaporazione, il refrigerante assorbe calore dall’aria interna, che viene aspirata attraverso le bobine dell’evaporatore provocando l’abbassamento della temperatura dell’aria.

Ventilatori

I ventilatori facilitano il trasferimento di calore sia all’interno che all’esterno dell’abitazione. Quello interno aspira l’aria calda dalla stanza, la passa attraverso le bobine dell’evaporatore per raffreddarla e quindi la reimmette nell’ambiente. Quello esterno, invece, disperde il calore rilasciato dal refrigerante nel condensatore.

Refrigerante

Il refrigerante è il fluido che circola attraverso l’intero sistema, cambiando continuamente stato (da gas a liquido e viceversa) e pressione durante il ciclo. I refrigeranti più comuni utilizzati nei condizionatori moderni sono ecologici e progettati per ridurre l’impatto ambientale, come il R410A e il R32. Questi fluidi hanno la capacità di assorbire e rilasciare grandi quantità di calore, rendendoli ideali per i sistemi di climatizzazione.

Il funzionamento del ciclo di refrigerazione

Dopo aver passato in rassegna i  componenti dell’aria condizionata a casa cerchiamo di comprendere meglio il suo funzionamento.

Tutto inizia con il compressore, il quale ha il compito di comprimere il refrigerante. Durante la compressione, il refrigerante passa dallo stato gassoso a una forma ancora gassosa ma ad alta pressione e alta temperatura. In questo stato, il gas caldo viene spinto nel condensatore.

Qui, il refrigerante rilascia il calore assorbito, scambiandolo con l’ambiente esterno. Questo processo di scambio termico provoca la condensazione del refrigerante, che passa dallo stato gassoso a quello liquido, ma mantenendo alta la pressione. Il liquido raffreddato si muove verso la fase successiva del ciclo.

Il refrigerante liquido, prima di entrare nell’evaporatore, attraversa una valvola di espansione o un tubo capillare. Questo passaggio è cruciale perché riduce la pressione del refrigerante, permettendogli di espandersi e di abbassare notevolmente la propria temperatura.

Ora, il refrigerante entra nella serpentina dell’evaporatore: il liquido, evaporando, assorbe calore dall’aria circostante e al contempo raffredda l’aria, che viene poi reimmessa nell’ambiente tramite un ventilatore.

Il ciclo si conclude quando il refrigerante, che si trova nuovamente in uno stato gassoso e a bassa pressione dopo l’evaporazione, viene ricondotto al compressore, pronto per ricominciare il ciclo. Il processo continua finché il condizionatore è in funzione, mantenendo costante la temperatura desiderata all’interno dell’abitazione.

Le altre funzioni del condizionatore

Oltre a raffreddare l’aria, i condizionatori moderni offrono una serie di funzioni aggiuntive:

  • deumidificazione: durante il processo di raffreddamento, il condizionatore rimuove anche l’umidità dall’aria, rendendo l’ambiente più confortevole. L’acqua estratta viene raccolta in una vaschetta o espulsa all’esterno;
  • filtrazione dell’aria: i condizionatori sono dotati di filtri che catturano polvere, pollini e altre particelle dall’aria, migliorandone la qualità. Alcuni modelli avanzati includono anche filtri HEPA o ionizzatori per rimuovere allergeni e purificare l’aria.

Quanto consuma l’aria condizionata in casa?

Il consumo energetico dell’aria condizionata in casa dipende da una serie di fattori interconnessi. Il primo e più evidente è la potenza dell’unità, espressa in BTU/h (British Thermal Units per hour). Maggiore è il numero di BTU, maggiore sarà la capacità di raffreddamento del condizionatore, e di conseguenza, maggiore sarà l’energia richiesta per il suo funzionamento.

I condizionatori moderni sono classificati in base alla loro efficienza energetica, indicata con etichette che vanno dalla classe A+++ (massima efficienza) alla classe D (minima efficienza).

Un condizionatore di classe A+++ consuma fino al 40% in meno rispetto a un modello di classe inferiore per fornire lo stesso livello di raffreddamento. Questo significa che investire in un’unità più efficiente può portare a un risparmio significativo sui costi energetici nel lungo termine.

Oltre alla potenza e all’efficienza dell’unità, anche le condizioni climatiche esterne giocano un ruolo importante. Quando le temperature esterne sono particolarmente elevate, il condizionatore deve lavorare di più per mantenere l’ambiente interno fresco, il che può aumentare il consumo energetico.

L’isolamento termico dell’abitazione rappresenta un altro fattore importante: una casa ben isolata richiede meno energia per essere raffreddata, poiché riduce la quantità di calore che entra dall’esterno.ù

consumi aria condizionata in casa

Per fare una stima dei consumi dell’aria condizionata in casa è utile conoscere il numero di ore in cui il dispositivo sarà in funzione e la potenza dell’unità. Ad esempio, un condizionatore di media potenza, con una capacità di raffreddamento di circa 12.000 BTU/h (equivalente a circa 3,5 kW), consuma generalmente tra 1 e 1,5 kWh per ogni ora di funzionamento continuo.  

Tuttavia, con un condizionatore in classe A+++ i consumi però si ridurrebbero, come visto poche righe più su, del 40%. Le soluzioni abitative proposte da Studio Ungheria sono dotate di impianti di raffrescamento di nuova generazione, che ti consentiranno di ottenere una temperatura gradevole in qualunque momento.

Alcuni falsi miti sui condizionatori

Molti miti circolano sull’uso dei condizionatori, spesso basati su informazioni errate o obsolete.

Una delle credenze più diffuse è che i condizionatori facciano male alla salute, causando raffreddori, mal di gola, e altre affezioni respiratorie. In realtà, un condizionatore ben mantenuto non solo non è dannoso, ma può addirittura migliorare la qualità dell’aria interna.

I moderni condizionatori sono dotati di filtri avanzati che rimuovono polvere, pollini, allergeni e altre particelle dall’aria. Alcuni modelli includono anche tecnologie di purificazione, come i filtri HEPA o i sistemi di ionizzazione, che neutralizzano batteri e virus, rendendo l’aria più pulita e salubre.

Un altro falso mito sull’aria condizionata è che per mantenere la casa fresca sia necessario lasciare il condizionatore acceso tutto il giorno, anche quando non si è presenti. In realtà, tutto ciò può portare a un inutile spreco di energia e a costi elevati in bolletta. La verità è che spegnere il condizionatore quando non è necessario e utilizzarlo in modo mirato è una delle migliori strategie per risparmiare.

I condizionatori moderni sono abbastanza potenti da raffreddare rapidamente un ambiente anche dopo essere stati spenti per diverse ore. Utilizzare un timer o un sistema di programmazione automatica permette di accendere il condizionatore solo quando è necessario, ad esempio pochi minuti prima di tornare a casa, garantendo un ambiente fresco al momento giusto senza dover mantenere l’unità in funzione tutto il giorno.

Infine, un’altra falsa credenza riguarda l’impatto ambientale dei condizionatori. Molti pensano che l’uso dei condizionatori contribuisca significativamente all’inquinamento e al riscaldamento globale. Sebbene sia vero che utilizzano energia elettrica e possono contribuire alle emissioni di CO2, va sottolineato che i modelli più recenti sono molto più eco-compatibili rispetto ai loro predecessori.

I condizionatori di ultima generazione utilizzano refrigeranti ecologici, come il R410A o il R32, che hanno un potenziale di riscaldamento globale (GWP) significativamente inferiore rispetto ai refrigeranti più vecchi.

Inoltre, la maggiore efficienza energetica di questi dispositivi riduce il consumo di energia elettrica, contribuendo a diminuire l’impronta carbonica complessiva.

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